Il testo, a cura di Giovanni Passagnoli, Fabio Addis, Giuseppina Capaldo, Antonio Rizzi e Salvatore Orlando, "per l’ampiezza della partecipazione e la qualità dei contributi dimostra la grande stima e l’affetto che i civilisti italiani nutrono nei confronti di Giuseppe Vettori. E, davvero, non poteva essere altrimenti, non solo per chi ne conosca personalmente le doti intellettuali e umane, ma anche per tutti coloro che si limitino a considerare il riflesso per così dire esteriore della personalità dell’onorato, ovvero l’opera scientifica, didattica, istituzionale".